domenica 23 ottobre 2011

Lemoncloud muffin


Ricetta che salva gli albumi che ti eri conservata perché pensavi di metterti a fare i macaron...anche no, ecco.
Ergo, invece di bestemmiare due giorni interi per i macaron che non ti si staccavano dalla carta manco con la fiamma ossidrica.....o una settimana intera per il sapore d'aceto che aveva quell' aborto di pavlova, mi sono butatta sulla botta sicura...muffin al limone riadattando questa ricettina qui. La prossima volta devo solo assicurarmi vengano finiti prima che resti sola in casa.
Lemoncloud Muffin (12!)
2 albumi, 60g burro morbido, 125g farina, 90g zucchero, 1/2 bicchiere di latte,2 limoni (scorza+succo), 1 cucchiaino di lievito, 125g zucchero a velo, pizzichino sale

accendo il forno a 180°
monto gli albumi a neve (con il pizzico di sale!)
in un altra ciotola sbatto burro morbido+zucchero
unisco i latte e incorporo infine farina+lievito
posso aggiungere i bianchi, °dal basso verso l'alto° (una filosofia di vita)
riempio i pirottini (2/3) e inforno per 5 minuti, abbasso a 150° e lascio 15 minuti
tolgo dallo stampo per lasciar che liberino il vapore
preparo la glassa succo limone+zucchero a velo
 e ne mangio 2 lasciando a Pirik il dubbio che lo stampo sia da 10




sabato 15 ottobre 2011

Lolaroid Mix#2 - AUTUMN LULLABIES, nastrone per le maniche lunghe

Questo mix, oltre ad esser stato un parto, è stata una lotta all'ultimo copyright con Soundcloud.
Niente Modest Mouse, niente Department of Eagles, niente Jens Lekman e compagnia bella.
Pertanto dai pezzi che mi suonavano in testa inizialmente, ho dovuto cambiarne alcuni per altri che avevo in archivio ma che ho scoperto solo adesso quanto fossero belli. Ergo, evviva il copyright!


giovedì 13 ottobre 2011

Lamponi, litchi e rose


Ho comprato un chilo di miso ed ho letto solo dopo che -l'intera chilata- andava consumata in 15 giorni.
Quindi, non potendo aprire un ristorante giapponese, oltre ad usarlo al posto del the e del colluttorio forse anche, l'ho regalato in giro e ho invitato la  forse un giorno suocera mamma di Pirik a cena. Mamma inglese di Pirik che ha vissuto (anche) 4 anni a Tokyo. Quindi la cena si complica. Miso a vagonate. Anzi, Miso Ramen + un paio di california roll e, pietà se non ho osato metter mano a marmellate di fagioli, ma l'unico dolce che mi è passato per la testa pensando all'asia più che al giappone (nonostante sia francese in effetti) era qualcosa che richiamasse l'Ispahan di Hermé. Sottolineo RICHIAMASSE, dato che per ispahan IO intendo qualsiasi dolce in cui riesco a sentire in contemporanea rose, lamponi e litchi. Quindi, confermando la mia capacità di sminuire tutto, ho sfornato una frolla alla crema aromatizzata alla rosa, ricoperta di litchi e lamponi in gelatina rosa di litchi. Si, è possibile che Pierre Hermé mi denunci.

 Tarte Ispahan


la frolla
300 g di farina, 3 tuorli d'uovo, 150 g di burro, 150 g di zucchero, 1 pizzico di sale+ 1 di vaniglia, scorza di limone

la crema
2 tuorli d'uovo,1/2 litro di latte, 4 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai di farina, vaniglia, buccia di limone, 1 cucchiaio di acqua di rose

la frutta
2 vaschette di lamponi, litchi in scatola

la gelatina
1 bustina di gelatina in polvere, 250 ml succo di litchi, 2 cucchiai di zucchero, gocce di colorante rosso

  My Life Is Only A Daydream by Free Music Share

domenica 9 ottobre 2011

Carrot Cake con Triplo Salto Mortale al Mascarpone!


Ho fatto caso a quanto le ricette italiane di torte di carote siano profondamente lontane dal mio concetto di carrot cake e si avvicinino ipoglicemicamente ad una replica delle camille. Tutte arancio paglierino spinto con decorazioni festa dell'asilo (e foto flashate d'ordinanza, a cui fanno da sfondo incerate da tavola con girasoli e copri-divani afro e chi più ne ha più ne metta) e rare quelle scure e granulose. La tristezza che mi mette vedere come in tante desperEIte housewives si accaniscano a riprodurre in casa torte dai nomi delle merdendine sugli scaffali -spesso anche nei frigoriferi- del supermercato [marchio incluso] è paragonabile a quella che proverò quando mi peserò dopo aver mangiato questa torta. Ho sempre pensato che noi italiani sappiamo essere tremendamente raffinati o tremendamente provinciali mentre le mie intenzioni sono sempre state quelle di frullare maialaggine e ironia in versione pop retro, come solo francesi e americani sanno fare. Il mio problema è la CUP-o-fobia. Sono riluttante a tutte le ricette scritte in cups/sticks/oz. in pratica. Ed è qui che mi viene in soccorso la ricetta è di David Lebovitz, uno dei pochi cuochi statunitensi che -vivendo à Paris- sente l'esigenza di trascrivere in misure decimali gli ingredienti. Amen. Qui la ricetta da me modificata e testata per la seconda  terza volta (le foto sono un po' vecchiotte...non scaricavo la scheda dall'estate!).

per l'impasto
4 uova, 60ml olio d'arachidi, 120g burro fuso, 280g farina 00, 300g zucchero, 380g carote grattugiate, 50g mandorle tritate, 1 pizzico di sale, vaniglia (vanillina/estratto/baccello), 1 bustina di lievito, 1 cucchiaio raso di cannella, 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere

per la crema (copertura+2 strati)
500g mascarpone, 200g formaggio spalmabile, zucchero a velo, vaniglia e un cucchiaio di liquore a piacere.
procedimento
Dopo aver acceso il forno a 180° ed imburrato una teglia di circa 22cm, vale la regola dei muffin: unire gli ingredienti secchi in una ciotola e quelli liquidi in un'altra per poi accorpare le due componenti ed aggiungere le carote grattugiate. Infornare per circa un'ora nel caso di teglia unica e circa mezz'ora nel caso di due teglie. Se si utilizza un'unica teglia, consiglio una temperatura minore (150°) e/o di schermare con una teglia la serpentina superiore per evitare l'effetto stracotta fuori/cruda dentro...nel mio caso, passata la prima mezzora a 180°, ho ridotto la temperatura e schermato fino a cottura ultimata.

P.S. se/quando prende la voglia, consiglio caldamente ANCHE la versione cupcake, meno impegnativa se si utilizza una semplice glassa zucchero a velo & limone.